I costi della bonifica
Guasti ai macchinari, perdite da serbatoi, atti vandalici, fuoriuscite accidentali o scarichi abusivi sono solo alcuni dei modi in cui idrocarburi e VOC possono contaminare l'ambiente.
Con il graduale aumento dei controlli da parte degli enti per la tutela dell'ambiente vi è anche una maggiore capacità di portare i casi in tribunale. Inoltre, le questioni ambientali sono sottoposte ad uno scrutinio pubblico e politico crescenti, portando a sanzioni più severe e pubblicità negativa per le aziende che causano danni ambientali.
Di seguito sono riportati alcuni esempi in cui si sono verificati sversamenti e non vi erano in atto procedure adeguate per contenere o rilevare tali sversamenti. Ciò ha portato l'Agenzia per l'ambiente a intentare azioni legali contro le imprese coinvolte e l'emissione di sanzioni e ordinanze per bonificare la contaminazione.
Il costo di uno sversamento
Durante un periodo di circa 4 settimane nel luglio 2005 circa 653 tonnellate di cherosene fuoriuscirono da un piccolo foro alla base di un serbatoio in una struttura di stoccaggio a Waterston, Milford Haven.
L'inquinamento conseguente ha portato alla distruzione dell'habitat del vicino torrente Hazelbeach e alla chiusura della spiaggia nel mese di agosto 2005.
La società è stata successivamente perseguita dall'agenzia per l'ambiente del Galles e dichiarata colpevole; la società è stata multata per £29,900 sterline e condannata a pagare spese per £39,801 sterline. Inoltre, la società ha stimato che l'operazione di bonifica costerà circa 3 milioni di sterline.
Il costo di un guasto
Una società di distribuzione di carburante ha ammesso di aver inquinato un affluente del fiume Clyst con 22,000 litri di gasolio rosso.
La perdita è stata rintracciata dall'azienda dopo che sono state individuate quantità significative di idrocarburi nel corso d'acqua, tuttavia i controlli iniziali sui sistemi informatici non rilevarono perdite. Successivamente, scavi e controlli sulle perdite di pressione hanno rivelato una perdita in una tubazione di alimentazione che porta a una stazione per l'erogazione del carburante.
I magistrati hanno riconosciuto il lavoro svolto dall'azienda per bonificare l'ambiente e l’hanno sanzionata in misura ridotta.
Più recentemente (2019) l'ente per l'ambiente dell'Irlanda del Nord ha scoperto uno sversamento di diesel rosso nel fiume Ballyclare da un canale sotterraneo e questo ha portato all'adozione di misure pratiche ma anche legali per risolvere il problema e punire il colpevole.
Il costo dell'errore umano
Un'impresa di trasporti di Londra è stata condannata a pagare £6,867 sterline in multe e spese processuali dopo che un captatore di olio è straripato, inquinando il Tamigi con olio di scarico nero e causando danni significativi alla fauna selvatica locale.
La società ha ammesso in tribunale di non aver svuotato il captatore, impedendogli di funzionare correttamente. Circa 40 cigni sono stati colpiti e solo alcuni sono stati salvati nel Santuario dei cigni a Shepperton.
Il costo del vandalismo
L'olio proveniente da un sito di riparazione di carrelli elevatori è finito in uno scarico vicino a Spalding, causando la morte di cigni e di altri animali.
La compagnia è stata multata per £8,000 e condannata a pagare spese aggiuntive all'Agenzia per l'ambiente per un importo di £4,000 dalla Corte dei magistrati di Spalding dopo essersi dichiarata colpevole di aver inquinato un affluente del fiume Hammond Beck.
Ai funzionari dell'Agenzia per l'ambiente è stato dichiarato che un serbatoio dell'olio era stato oggetto di atti di vandalismo e che una tubazione era stata danneggiata.
L'azienda non si era accorta che vi era uno scarico delle acque superficiali sotto l'area in cui si trovava il serbatoio e quindi non aveva comunicato all'Agenzia la fuoriuscita di olio. Di conseguenza l'impatto ambientale avrebbe potuto essere ridotto se ci si fosse resi conto prima che l'olio era entrato nel drenaggio delle acque superficiali del sito.
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